Inauguriamo il blog del sito con un post dedicato al nostro grande giorno!
Era l’autunno del 2012 quando Alice disse a Nicolàs: “Hai un anno di tempo per prepararti, il prossimo settembre ci sposiamo”. Romantico, nevvero?
Lui, da uomo intelligente, accettò subito senza osar fiatare. Lei si trasformò rapidamente in una bridezilla coi fiocchi.
E allora decidi il budget, stila la lista degli invitati, cerca il posto per il ricevimento, inventati un tema, contatta il fotografo, prepara le bomboniere, fai le prove degli abiti, stampa le partecipazioni, scegli la musica, trova le fedi, crea la lista nozze on-line, vai a caccia degli accessori, scrivi le promesse, programma la luna di miele… e visto che non era abbastanza, organizza pure una seconda cerimonia dopo quella in municipio, perché no?!
Un anno sembra lungo, ma quando c’è da organizzare un matrimonio ecco che vola via. E per fortuna che ci sono la mamma, la suocera e le amiche a dare una mano! Ma nonostante l’atmosfera da isteria collettiva, Alice riesce persino a divertirsi e Nicolàs è soddisfatto di non aver dovuto alzare un dito né prendersi la responsabilità della benché minima decisione. Difatti per circa un anno le loro conversazioni furono di questo tenore:
Lei: “Amore cosa ne dici se…?”
Lei: “PERFETTO TI ADORO HAI IL MIO VIA LIBERA CIAONE!”
Una coppia perfetta, non trovate?
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Arrivò infine il fatidico giorno. E siccome niente è mai perfetto, prima di perderci nel rimembrare la gioia e il divertimento, vogliamo ricordare tutti quegli intoppi tragicomici che costellarono il lieto evento.
Il mal di testa con cui la sposa, reduce da appena sei ore di sonno, si svegliò quella mattina. Le sue unghie laccate male per la fretta. La collana che non ne voleva sapere di starsene diritta. I testacoda nella ZTL di Cremona perché il padre della sposa non trovava la strada per il municipio. Lo sposo con il segno rosso della tuba sulla fronte. Quell’ora non programmata di fotografie al mercato della piazza municipale, che belle quanto vuoi ma gli invitati aspettavano al ristorante. Il riso inevitabilmente incastrato nell’acconciatura della sposa. Il cd con la musica della cerimonia che sembrava disperso e ha fatto ritardare il tutto di mezzora. Le processionarie che cadevano dagli alberi. Gli errori di battitura sulle promesse. L’officiante che scoppia in lacrime dall’inizio. Una delle testimoni che salta un intero paragrafo della sua lettura. Lo strascico pesantissimo che, finita la sua missione, venne tolto immediatamente dopo. L’acconciatura della sposa che iniziò a cedere metà pomeriggio.
Ma sapete che c’è? Mai e poi mai cambieremmo una sola virgola di tutte queste cose.
(Ok, forse del mal di testa si sarebbe anche fatto a meno…)
Per tutto il resto… i colori e i sorrisi di quel giorno parlano da soli!
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Qui ci sono tutti i contributi di chi ha partecipato alla festa: