Furetti e Furette, una storia vera

Tutto ebbe inizio con gli antichi egizi…

No aspetta, troppo indietro.

Lilly 2013-09-03Conobbi i furetti in un negozio a Parma. Ero in giro per conoscere il posto dove sarei andato a fare il liceo. Entrai in questo negozio e vidi questo maschietto enorme di colore mascherina. Era vivace e voleva annusarmi tutto. Mi piacque così tanto che la prima cosa che feci fu di andare da un veterinario e farmi dare tutto quello che aveva a riguardo (le cose si cercavano ancora sui libri). Era l’estate del ’96.Turbo e Gene Simmons

Per capire meglio quell’epoca lontana posso dirvi che Internet era usato solo come terreno di scontro tra Jedi e Trekker e i PC andavano ancora a carbone. Per trovare le informazioni si andava ancora in biblioteca. Quelle cose piene di libri dove la gente scarica i libri vecchi che non sa dove mettere in casa.

LTurbo Milano Rogoredo 2012-03-21 by Riccardo Trevisania veterinaria mi diede degli articoli generici che non dicevano quasi niente di interessante sulla gestione del furetto in casa, ma parlavano solo di alcune malattie che potevano avere.

Turbo 2012-12-12Tornato a casa ne ho parlato coi miei, ma senza successo (forse perchè avevo più informazioni sulle malattie che sulla convivenza). Mi ricordo che la loro proposta è stata: aspetta i 18 anni e comprati una casa, poi fai quello che ti pare…
Alla fine ho seguito quel consiglio, anche se la casa non me la sono comprata. Quando mi sono trasferito a Pavia per studiare alla specialistica, appena dopo qualche mese di assestamento, ho adottato la Lilly. Era il 19 settembre 2010.Turbo 2014-01-04

Sì, adottato. Sembra strano, ma c’è gente che riesce perfino ad annoiarsi con questi pelosi. Che non si informa e crede siano roditori. Gente che gli dà da mangiare pane e frutta perché non sa che devono avere una dieta iperproteica. Gente che li abbandona per strada o nei boschi perché non sa come gestirli. A quelle persone dico che esiste una associazione Onlus che aiuta sia gli sprovveduti, sia gli abbandonati e si chiama “Furettomania“. Lilly 2011-06-23Non disperate gente, se non siete capaci di rendervi conto che anche i furetti sono esseri viventi e hanno bisogno di affetto e rispetto, lasciate che ci siano persone più intelligenti che li accudiscano. Furettomania mi ha aiutato a colmare le mie lacune sulla gestione. Dopo un colloquio, qualche ricerca e lettura, mi sono lanciato nell’impresa: l’adozione di una furettina.

Una piccola adorabile puzzona di nome Lilly. In quei giorni ero come un neo papà che faceva mille foto al giorno. Ho pure comprato una fotocamera con la quale le feci una specie di capolavoro fotografico. Era così bella quella foto che finii per metterla su Wikipedia. TurboOra me la ritrovo come primo risultato di google immagini alla ricerca “furetto“.
La convivenza non era difficile, io avevo la mia stanza e la bimba non usciva da lì. L’ho dotata di ogni confort. Ma tanto era tutto inutile, lei era una specie di cozza con me.

Dove andavo mi seguiva, se studiavo mi saltava sul libro, se ero al PC mi passava sopra correndo sulla tastiera, se dormivo e la mettevo nella gabbia, me la ritrovavo a fissarmi
tutta la notte perché la liberassi e potesse dormire con me.
La adoravo quanto lei adorava me!Lilly

Tutto andava bene, finché non arrivò Aly, la sua acerrima nemica. Una donna che voleva passare più tempo di lei con me: che impudenza! Caviglie morsicate e assalti notturni però non hanno convinto Aly ad abbandonare il campo. Lilly 2014-09-20Anzi, l’hanno solo convinta ad adottare un altro furetto, così ne avrebbe avuto uno “tutto per sé”.

Fu così che il 16 agosto 2011 entrò a far parte della famiglia anche Turbo. C’è da dire che le cose non andarono subito come previsto, perché il nostro nuovo puzzone proveniva da un abbandono difficile e non si fidava di nessuno. Ma con il tempo e tanta pazienza riuscimmo a conquistarlo, e lui si trasformò, diventando il furetto più dolce e coccolone del mondo.Turbo e Lilly
Turbo era generoso con i baci e adorava dormire appallottolato sotto la mia maglia o quella di Aly, aveva un modo buffissimo di correre in giro, adorava giocare con le palline ed era un vero collezionista di calzini, che rubava e nascondeva diligentemente appena ne aveva l’occasione.

Purtroppo però i trascorsi di Turbo gli impedirono di vivere la vita lunga e sana che meritava. Ad aprile 2014 ci abbandonò improvvisamente, lasciandoci con un vuoto terribile. Stavamo così male, che per un po’ pensai di tenere solo Lilly con noi e non adottare più alcun furetto. Alex e Milou 2014-07-05 by Daniele CampisiMa Alice non era affatto d’accordo: Turbo aveva trascorso degli anni felici con noi e c’erano tanti altri furetti che aspettavano di essere accolti da una famiglia amorevole. Ci mettemmo quindi in moto e il 24 giugno 2014 la famiglia si allargò di nuovo, ma questa volta di ben due nuovi elementi: Alex e Milou.Alex e Milou 2014-09-13

La convivenza fu subito difficile. Lilly è sempre stata una primadonna e se ci aveva messo molti mesi ad accettare la convivenza con Turbo, con la coppietta sarebbe stato ancor più difficile. Le cose, poi, non ci vennero facilitate dallo stato di salute di Alex, che iniziò ad accusare malanni fin dall’autunno di quello stesso anno.
Milou 2015-06-29Così, mentre Lilly e Milou se le davano di santa ragione, noi cercavamo in tutti i modi di star dietro a tutte le malattie che Alex era in grado di inventarsi.Fu un periodo piuttosto difficile, ma non privo di soddisfazioni: Alex, da bravo maschietto, amava le coccole, mentre Milou, era ed è rimasta tuttora, abbastanza diffidente, il che rende ancor più emozionanti i rari baci che concede.
Alex ci ha lasciati quest’estate dopo tanti tipi di trattamento e un veterinario (Kiumars) che ci ha veramente messo il cuore per salvarlo. Per fortuna è morto nel sonno senza soffrire, sul suo plaid preferito. Ogni tanto ancora oggi vedo la Milou che si accoccola nel plaid di Alex con due occhi pieni di malinconia.2015-03-03 23.13.43

Ad oggi sono rimaste con noi le due tostissime femminucce. Hanno la loro età con i conseguenti acciacchi, ma tengono ancora botta e ci fanno impazzire con le loro marachelle. Ci godiamo ogni momento possibile con loro, ben consapevoli che le loro vite sono brevi parentesi nelle nostre.

Ma nonostante tutto quello che è successo e che succederà, come si fa a non continuare ad amare queste puzzole stupende? Ogni giorno ti dimostrano che vale la pena di soffrire un poco per vivere una vita così bella ed emozionante.

E qui vi lascio con uno scatenatissimo Turbo alla ricerca di una palla estremamente sfuggente…

 

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